1. Analisi dei deficit dello studente (es.: difficoltà nella lettura?; Difficoltà nel calcolo semplice? Difficoltà nella composizione della frase? Ecc.)
2. Valutazione della performance in termini di velocità ed accuratezza (es.: quante parole legge correttamente in un minuto?; Quante equazioni svolge correttamente in 10 minuti? Ecc.)
3. Verifica della generatività dei concetti appresi in passato (es.: se lo studente ha appreso quanto fa 4×5 è in grado di derivare da solo il risultato di 5×4?; ecc.)
4. Individuazione di procedure di insegnamento specifiche più efficaci per lo studente: vengono individuate le procedure dimostrate essere più efficaci dalla letteratura scientifica di riferimento.
5. Stesura di un protocollo di insegnamento e formazione di un educatore specializzato: il protocollo viene scritto nel dettaglio ed inviato alla famiglia nonché all’educatore responsabile dello studente.
1. Analisi dei contenuti che lo studente dovrà apprendere in modo da rendere l’insegnamento più efficiente (es.: insegnare contemporaneamente addizione e sottrazione di famiglie di fatti matematici [1,2,3] riduce il tempo di insegnamento producendo un maggior apprendimento).
2. Misurazione e verifica continua della performance dello studente in modo da valutare l’apprendimento: la performance è misurata costantemente e posta a grafico.
3. Modifiche tempestive alle procedure nel caso la performance non sia adeguata: osservando l’andamento della performance sul grafico è possibile individuare immediatamente la necessità di intervenire evitando di continuare procedure inefficaci.
4. Insegnamento di competenze di studio autonomo: lo studente apprenderà come studiare in autonomia e valutare da solo la propria performance, nonché graficarla e decidere se procedere o applicare dei cambiamenti.
5. Riduzione graduale dell’aiuto fornito dall’educatore in modo che lo studente diventi autonomo nello studio dei materiali forniti.
6. Verifica del mantenimento degli apprendimenti nel tempo (es.: lo studente riesce a spiegare la 1a guerra mondiale dopo 15 giorni dall’ultima ripetizione?). 7. Verifica della stabilità degli apprendimenti (es.: in presenza di rumori, chiacchierio, vari distrattori)
8. Verifica del mantenimento della performance anche quando viene fornito un compito più lungo o più complesso (es.: svolgere esercizi di matematica per 30 minuti invece di